Maurizio De Martino

 

La notizia della precoce scomparsa di Maurizio De Martino ha colto con sorpresa e dolore tutti quelli che lo hanno conosciuto sia di persona che attraverso la fama che aveva acquisito come pediatra e come scienziato.

Maurizio, dopo la laurea in Medicina, aveva maturato una preferenza per la Pediatria, da lì l’approccio con l’Ospedale Meyer, dove ha lavorato fino al 2019 con un breve intermezzo che lo ha portato a dirigere la Clinica Pediatrica di Chieti.

Il suo curriculum è davvero straordinario, dapprima ha operato come assistente ospedaliero e poi universitario apportando idee innovative e metodiche d’avanguardia.

I suoi interessi si concentrarono fin da principio sull’Immunologia Clinica, in cui conseguì anche la specializzazione, facendone infine la base della propria attività clinica e scientifica.

In questo settore, approfondì le sue competenze frequentando istituti specifici a Londra, Oxford, Philadelphia, Parigi, Harvard.

La sua attività clinica e scientifica si è concretizzata in oltre cinquecento pubblicazioni scientifiche raggiungendo uno straordinario impact factor di ben 2.951.

Maurizio de Martino ha svolto varie attività culturali:

• è stato coordinatore del Registro Italiano dell’Infezione da HIV fin dal 1984;
• è stato responsabile della UO CNR per la Patologia Neonatale;
• è stato responsabile del progetto di ricerca internazionale delle Malattie Rare ed Emergenti (Commissione Europea). A queste attività si aggiungono quelle didattiche e assistenziali in campo pediatrico, ma non solo;
• è stato referee di numerose riviste internazionali ed ha organizzato congressi e corsi immuno-allergologici frequentati da centinaia di pediatri;
• è stato direttore della Clinica Pediatrica 1 dell’Ospedale Meyer e dei Centri di Riferimento Regionali per l’HIV pediatrico, la Fibrosi Cistica, la Reumatologia e il laboratorio di Immunologia e Immunopatologia.

Maurizio ha sempre lavorato con impegno e passione sia in ambito assistenziale che in ambito scientifico e didattico, mostrando grandi capacità di comunicazione, ricorrendo spesso a esemplificazioni artistiche e/o letterarie per rafforzare i suoi messaggi e aprirli a una comprensione più ampia e profonda.

Pensionato nel 2019, ha continuato l’attività didattica in campo immuno-allergologico, producendo anche un testo di Pediatria.

Purtroppo, nel 2021 è stato colpito da gravi problematiche di salute che hanno interrotto la sua intensa attività di ricerca e di didattica.

Il suo esempio verrà certamente raccolto e troverà continuità nei suoi molti allievi e colleghi dell’Ospedale Meyer e in tutti coloro che hanno usufruito dei suoi insegnamenti.

A lui va anche la gratitudine di tanti pazienti curati per patologie complesse come quelle immuno-patologiche.