Abstract

Con l’intento di chiarire vantaggi e svantaggi di un’informazione veloce e accessibile, in questo articolo sono state evidenziate alcune funzionalità delle applicazioni più diffuse per dispositivi mobili, dedicate agli allergeni dei pollini e alla qualità dell’aria che respiriamo.

Abbiamo passato in rassegna i principali siti di informazione aerobiologica, meteorologica e qualità dell’aria. Similmente è stata condotta una rassegna delle app più scaricate tra quelle disponibili negli store per la previsione delle concentrazioni polliniche e della qualità dell’aria.

La maggior parte delle app considerate tende a concentrarsi principalmente sull’aspetto grafico e sulla facilità di utilizzo e di comunicazione del messaggio, piuttosto che sulla fonte dei dati o sui criteri utilizzati per estrapolare le informazioni per gli utenti finali, inducendoli a interpretazioni e convinzioni non sempre corrette circa lo stato dell’ambiente in cui si vive. Le stesse informazioni vengono utilizzate dagli utenti anche per pianificare i propri spostamenti, a tutela della salute. Per il fatto che tali informazioni coinvolgono la sfera personale degli utenti, in virtù della tutela della salute, sarebbe bene che le informazioni fornite siano il più possibile veritiere e reali, pertanto si consiglia la consultazione dei siti istituzionali, le cui informazioni sono validate prima della pubblicazione.

INTRODUZIONE

Due anni di pandemia hanno mutato le nostre abitudini, e senza elencarle tutte, ci soffermiamo su un aspetto particolare: l’aumento della digitalizzazione del Paese, o perlomeno, un aumento del ricorso a essa, dato che in realtà sul piano infrastrutturale ben poco è migliorato 1. App di tracciamento, SPID, Green Pass, shopping on line, smartworking, DAD 2, congressi virtuali, teleconferenze, telemedicina 3,4, suggeriscono, diremmo impongono, ai cittadini di possedere almeno uno smartphone e di saper navigare. Il desiderio di avere informazioni in tempo reale in qualunque ambito favorisce la produzione di queste app: news, musica, sport, ricette, oroscopi, cosmesi, salute, meteorologia, qualità dell’aria, si trova di tutto. Inoltre sembra non sia più possibile muoversi senza prima aver consultato oroscopo, previsioni del tempo, ecc. Il prolungato lockdown ha aumentato il desiderio di stare all’aria aperta e la pandemia ha contribuito anche a prendere coscienza dell’importanza della salvaguardia del pianeta. Molte di queste tematiche sono oggetto di studio, e abbondante è la letteratura di recente pubblicazione, anche in riferimento alle possibili relazioni tra inquinamento, COVID, e polline 5-11; continuo è l’allarme sulle condizioni di vita nelle grandi aree urbane e l’aumento della mortalità legate all’inquinamento 12,13. La pandemia ha sicuramente accelerato il processo di digitalizzazione già in essere, incentivando l’utilizzo di strumenti tecnologici e stimolando la ricerca di informazioni su internet. Se da tempo erano disponibili app dedicate alle previsioni meteorologiche, molto più recenti sono quelle concepite per la qualità dell’aria, sia dal punto di vista biologico che abiologico. Queste informazioni possono davvero aiutare gli allergici ad affrontare la stagione critica? Quanto sono attendibili? Che tipo di informazioni vengono veicolate 14,15? E per quanto riguarda il verde, sono disponibili strumenti che diano indicazioni sulla presenza di specie allergeniche nelle aree verdi altamente frequentate?

Per rispondere a queste domande, abbiamo passato in rassegna siti web e app che si occupano di concentrazione di polline, inquinanti atmosferici e identificazione di piante.

SITI WEB CON INFORMAZIONI RELATIVE AL POLLINE PRESENTE IN ARIA

In Italia vi sono principalmente tre siti web riconducibili alle tre reti di monitoraggio aerobiologico che fanno riferimento alla metodica standard europea di campionamento 16: AIA-RIMA (www.ilpolline.it), POLLnet (www.pollnet.it) e A.A.I.I.T.O. (www.pollinieallergia.net). Sono caratterizzate dal non coprire interamente e in modo omogeneo il territorio nazionale.

AIA-RIMA

L’Associazione italiana di aerobiologia (AIA) offre un bollettino pollinico settimanale suddiviso in 10 macroaree; i valori delle concentrazioni giornaliere sono espressi per classi di concentrazione mediante scala cromatica, condivisa quasi integralmente con quella di POLLnet.

POLLnet

La rete di monitoraggio aerobiologico del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) presenta bollettini pollinici settimanali, di 62 stazioni di monitoraggio di 18 regioni italiane. Sul sito della rete POLLnet è anche presente un database da cui è possibile scaricare le concentrazioni polliniche giornaliere dei diversi taxa rilevati. POLLnet mette a disposizione i suoi dati anche sulle pagine dedicate delle diverse Agenzie regionali e provinciali del SNPA.

AAIITO

Mostra l’Italia suddivisa nelle 20 regioni, tutte cliccabili e interrogabili, ma di fatto il dato pollinico appartiene a tre grandi macroregioni (Nord, Centro e Sud).

Caso unico in Italia e anche piuttosto raro in Europa, è la città di Roma, afferente alla rete AIA-RIMA, in cui sono presenti tre stazioni di monitoraggio aerobiologico (www.polline.uniroma2.it).

APP RELATIVE ALLE CONCENTRAZIONI DI POLLINE PRESENTE IN ARIA

Le piattaforme dei diversi sistemi operativi, Google Android, Apple store ecc., offrono nei loro store numerosissime app, molto accattivanti, ma generalmente prodotte all’estero e calibrate su caratteristiche ambientali non idonee per il territorio italiano. Eccone alcune.

AccuWeather

Offre dati sulla qualità dell’aria, rielaborati da Plumelabs, https://air.plumelabs.com/en/, e dati riguardanti il polline, la cui suddivisione in categorie, alberi arbusti, erbe e graminacee ne rivela la derivazione anglosassone.

Weatherchannel

Buone informazioni meteo, belle animazioni, buona attendibilità; per quanto riguarda le allergie, la suddivisione ricorda molto quella di AccuWeather.

Pollen Wise - What’s in your air, when and where

Richiede la geolocalizzazione dell’utente e questo fa pensare che l’informazione relativa sia realmente riferita alla zona in cui ci si trova. Si basa infatti su una rete di sensori capaci di misurare in tempo reale (https://www.pollensense.com/pages/automated-particle-sensors) la concentrazione di polline, spore e polveri, ma i sensori non sono presenti né in Italia né in Europa.

Allerta pollen

https://www.alertepollens.org/pollinarium-sentinelle è un’app che si avvale della collaborazione della RNSA, la rete di monitoraggio aerobiologico francese. È possibile personalizzare il profilo utente. Un aspetto interessante è dato dal fatto che l’app sia associata a una rete di mini giardini fenologici, definiti pollinarium sentinel. Si tratta di una sorta di Citizen Science, cittadini che raccolgono dati ambientali (possono essere segnalazione di piante, animali ecc.) 16,17. In effetti il monitoraggio fenologico è uno strumento che può integrare quello aerobiologico aiutando a prevedere l’inizio della fioritura, la fase di picco e la fine.

Pollen

Molto ben fatta è frutto della collaborazione tra enti di diversi paesi, Austria, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Svizzera, e Alto Adige. La sua validità è quindi limitata a quei paesi. È possibile personalizzare l’app inserendo la propria sintomatologia mediante quello che è un vero e proprio diario del paziente. Sulla base di questa registrazione si sovrappongono informazioni sulla qualità dell’aria e previsioni meteorologiche. Viene quindi proposto un rischio orario.

Accupollen

Si tratta di un prodotto Apple; dalla schermata iniziale si capisce che essa sia valida solo per le due Americhe. Costruita con il classico schema anglosassone alberi, graminacee, erbacee e spore, è possibile cliccare sulla città di interesse e vedere il valore della concentrazione espressa secondo una scala cromatica.

Meteo allergie

Si basa sui dati della rete gestita da AAIITO.

APP RELATIVE ALLE PREVISIONI METEOROLOGICHE

Diverso il discorso per le app che si occupano di previsioni meteorologiche. Alcune sono preinstallate nel cellulare, e costituiscono la versione per smartphone di siti web presenti ormai da molti anni. I diversi siti di previsioni meteorologiche offrono anche dati pollinici e sulla qualità dell’aria, con una gamma ampia di previsioni a 3, 5, 7, 15 giorni (l’attendibilità ovviamente scende di conseguenza). Prima caratteristica comune a queste app è l’assenza dell’indicazione della fonte dei dati presentati; in particolare, in un caso la previsione è indicata per provincia, pur non essendoci centri di monitoraggio attivi (basta fare il confronto con la distribuzione dei centri POLLnet e la cartina delle previsioni polliniche https://www.3bmeteo.com/meteo/italia/pollini e http://www.pollnet.it/default_it.asp).

Ilmeteo.it

Fa previsioni polliniche piuttosto vaghe corredando il tutto con pagine informative i cui contenuti sono datati (https://www.ilmeteo.it/notizie/pollini-allergie-italia, https://www.ilmeteo.it/notizie/classi-concentrazione-pollini visitati il 05/10/2020, il 05/02/2021 e il 25/01/2022: nelle pagine dedicate alla qualità dell’aria e al polline, appare una cartina dell’Italia con le classi di concentrazione genericamente espresse con quattro diversi colori, ma non è chiaro quale sia il polline presente (https://www.ilmeteo.it/pollini/ visitato il 04/02/2021); migliore l’informazione relativa alla qualità dell’aria (https://www.ilmeteo.it/aria/ visitato il 27/01/2022).

3B meteo

Rilascia previsioni meteorologiche molto attendibili, mentre quelle polliniche suscitano qualche perplessità: vengono considerate quattro fasce orarie giornaliere, con proiezione a 7 giorni a livello provinciale, anche per capoluoghi in cui non esistono centri di monitoraggio (confrontare i due siti web https://www.3bmeteo.com/meteo/italia/pollini e http://www.pollnet.it/default_it.asp); inoltre, spesso vengono date concentrazioni polliniche medie o alte per specie assolutamente fuori stagione, come nel caso di Roma per i giorni 04/02/2021 (https://www.3bmeteo.com/meteo/roma/pollini) e 12/06/2021 (https://www.3bmeteo.com/meteo/roma/pollini). Può essere di aiuto uno sguardo alla figura 1 dove è riportato il bollettino pollinico della città di Roma e la schermata di 3bmeteo (https://www.3bmeteo.com/meteo/roma/pollini visitato il 12/05/2022).

Questo disorienta i soggetti allergici che non trovano corrispondenza tra la loro sintomatologia e quanto riportato in questi siti o sulle corrispondenti app.

APP RELATIVE ALLA QUALITÀ DELL’ARIA

Passando alle applicazioni che si occupano specificamente di qualità dell’aria, nello store di Android sono disponibili oltre 200 applicazioni sul tema. Tra le più scaricate o che hanno migliori recensioni troviamo Breezometer, Airvisual, Plume Air, Wiseair e Shoot! I Smoke. Esistono poi alcune applicazioni sviluppate per Windows come Airqualiter (Fig. 1).

Breezometer

(https://www.breezometer.com) è una applicazione del programma Copernicus, il programma di Earth observation dell’Unione Europea, che fornisce informazioni in tempo reale sulla qualità dell’aria e sulla presenza dei pollini, ricavate dalla posizione. Le informazioni vengono fornite attraverso un giudizio sintetico basato sull’Indice europeo EAQI (EEA, consultato l’ultima volta il 12/05/2022) utilizzando diverse fonti di dati, tra cui stazioni di monitoraggio nazionali, informazioni sul traffico in tempo reale, condizioni meteorologiche e dati CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service), combinati con una tecnologia basata sull’autoapprendimento e l’analisi di big data.

L’applicazione offre anche la possibilità di confrontare, per la stessa posizione, i risultati ottenibili con l’Indice IQA BreezoMeter e con altri diffusi indici di qualità dell’aria: AQI (US), IQA (Fr), AQHI (CA), LQI (DE9 e DAQI (UK). Il risultato può apparire sorprendente perché, a parità di concentrazioni di inquinanti i diversi algoritmi possono restituire valutazioni sulla qualità dell’aria molto diverse (Fig. 2).

Per i pollini, oltre a un giudizio complessivo in tempo reale per tre raggruppamenti semplificati – alberi, erbe e graminacee –, l’applicazione fornisce anche una valutazione indicativa (alto, medio, basso) per alcuni taxa specifici: olivo, ontano, betulla, nocciolo, quercia, pino, pioppo canadese, frassino, ambrosia e graminacee.

Airvisual

(https://www.iqair.com/) è l’applicazione dell’azienda svizzera IQAir che fornisce informazioni in tempo reale e previsioni sull’inquinamento atmosferico per migliaia di città in tutto il mondo. I dati sulla qualità dell’aria sono espressi attraverso un valore di US AQI (l’Air Quality Index dell’US EPA) riferito al sito disponibile più vicino alla posizione rilevata dal GPS dello smartphone. Non vengono forniti dettagli sui siti di rilevamento dei dati, che comunque non corrispondono a stazioni fisse di monitoraggio della rete italiana.

Plume Air

(https://plumelabs.com/en/) fornisce informazioni in tempo reale e previsioni sull’inquinamento atmosferico riferite alla posizione rilevata dal GPS dello smartphone. I dati sulla qualità dell’aria sono espressi attraverso un indice di qualità dell’aria basati sui livelli di PM10, PM2,5, diossido di azoto e ozono rilevati da sensori portatili collegati al progetto. Pur non dichiarando l’algoritmo di calcolo, quello utilizzato è un tipico indice a inquinante dominante 18,19, ossia uno di quegli indicatori sintetici, in cui l’inquinante con valore più alto nel tempo di mediazione considerato determina il giudizio sulla qualità dell’aria 20-23.

Wiseair

(https://www.wiseair.vision/) fornisce informazioni in tempo reale sull’inquinamento atmosferico riferite alla posizione rilevata dal GPS dello smartphone.

Le informazioni sono espresse attraverso un indice sintetico calcolato in base ai dati rilevati da analizzatori portatili assegnati a una community di cittadini interessati alle tematiche ambientali. I parametri misurati dai sensori e su cui si basa la valutazione sono le concentrazioni di PM1, PM2,5, PM4 e PM10. Non vengono considerati inquinanti gassosi come gli ossidi di azoto e l’ozono.

Shoot! I Smoke

(https://shootismoke.app/) utilizza un approccio comunicativo diverso dalle precedenti app: traduce i dati quotidiani sulla qualità dell’aria nell’equivalente numero di sigarette fumate al giorno. La conversione si basa sulla regola empirica di Berkeley Earth, secondo la quale una sigaretta al giorno equivarrebbe approssimativamente a una concentrazione media sulle 24 ore di PM2,5 di 22 μg/m3 22.

Rispetto alle precedenti, l’applicazione mostra un riferimento chiaro e autorevole come fonte dei dati, si basa infatti sui livelli di PM2,5 registrati nella più vicina stazione della rete di monitoraggio pubblica della città in esame.

Airqualiter

(https://www.microsoft.com/it-it/p/airqualiter/9nblggh1rrk4?activetab=pivot:overviewtab) a differenza delle precedenti è un’applicazione sviluppata per Windows e pensata per girare su PC. Come le altre fornisce in tempo reale la qualità dell’aria attraverso un indice di qualità dell’aria (senza riferimenti all’algoritmo di calcolo) esprimendo un valore numerico adimensionale per PM10, PM2,5, diossido di azoto, diossido di zolfo, monossido di carbonio e ozono per circa 1900 siti nel mondo. Benché le scarne informazioni allegate non ne facciano menzione, i siti disponibili sono chiaramente riferibili alle stazioni di monitoraggio della qualità delle reti cittadine.

APP DA UTILIZZARE NELLE AREE VERDI

Per quanto riguarda le app da utilizzare nei parchi, giardini e aree verdi il quadro è ancora più critico. Negli store è possibile trovare una elevata quantità di applicazioni, quasi nessuna dà informazioni sull’allergenicità delle specie, né indica la presenza di esse in una certa zona, parco o area verde.

La rassegna delle app dedicate al verde ci porta a segnalare quelle più affidabili come strumento di identificazione delle specie vegetali. Online sono disponibili numerosi portali che, mediante l’utilizzo di parole chiave, permettono di identificare una determinata specie vegetale. Tra questi citiamo il Portale della Flora d’Italia (http://dryades.units.it/floritaly/index.php), Acta Plantarum (https://www.actaplantarum.org) e PlantaNet, un’app per il riconoscimento e l’identificazione delle piante basata sull’analisi di immagini, scaricabile sia da Google store che da Apple store. Con il proprio cellulare si scattano delle fotografie alle diverse parti della pianta che verranno poi analizzate dal software per proporre un elenco di risultati. L’app riconosce piante sia erbacee che arboree ed è sviluppata su piante tipiche della flora selvatica e non di tutto il globo, cosa che potrebbe essere fuorviante, inducendo nel possibile errore di ritenere presente una specie in realtà appartenente a flore di altri paesi. Una verifica su Acta Plantarum fugherà ogni dubbio.

In molti orti botanici è ormai diffuso apporre sui cartellini identificativi il QR Code; in qualche caso è possibile essere rimandati ad Acta Plantarum, il sito di riferimento per studiosi e non, unico a quanto ne sappiamo, che riporti anche indicazioni sull’allergenicità delle specie.

CONCLUSIONI

Complessivamente le app esaminate mostrano alcune criticità, la più importante delle quali è la non chiara indicazione della fonte del dato utilizzato, il significato delle diverse classi di concentrazione del polline, la mancanza di trasparenza sulle modalità di raccolta e sui criteri di elaborazione dei dati. In generale le app dedicate al polline e alla qualità dell’aria sono prodotti perlopiù di importazione che risentono del fatto di essere state progettate per altri paesi. Le informazioni fornite sono sempre già interpretate, quindi di facile lettura, ma un semplice confronto tra app simili, nell’uso quotidiano, mostrerà frequentemente giudizi (e conseguenti suggerimenti di comportamento) diversi a parità di tempo e di luogo, lasciando l’utente non esperto privo di qualsiasi criterio razionale che gli permetta di scegliere la valutazione più affidabile.

I siti istituzionali relativi a concentrazione del polline e qualità dell’aria si fondano su operatori, solitamente esperti che raccolgono, validano e interpretano il dato. La modellistica ambientale, per essere attendibile ha bisogno di una mole di dati, relativa a più anni, ben raccolti e ben interpretati. Se una previsione meteorologica sbagliata può rovinarci un weekend o una vacanza, una su concentrazione pollinica sbagliata può avere gravi effetti sulla salute degli allergici.

In definitiva, trattandosi di informazioni che riguardano la salute è preferibile a nostro avviso consultare direttamente i siti istituzionali che, anche se in modo meno immediato, riportano dati raccolti secondo metodiche standard, certificate e verificate dai tecnici preposti nel rispetto delle normative vigenti.

Figure and Tabella

FIGURA 1. Confronto tra il bollettino del polline del centro di monitoraggio aerobiologico di Roma Tor Vergata e quello di 3bmeteo visitato 12/05/2022.

FIGURA 2. Valutazioni della qualità dell’aria dalla app Breezometer per il centro di Roma del 13/05/2022.

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Downloads

Authors

Alessandro Travaglini - Dipartimento di Biologia, Università di Roma “Tor Vergata”, Roma

Maria Antonia Brighetti - Dipartimento di Biologia, Università di Roma “Tor Vergata”, Roma

Auro Della Giustina - Studio privato, Parma

Stefano Pattini - Unità Pediatrica, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche della Madre, del Bambino e dell’Adulto, Università di Modena e Reggio Emilia, Modena

Ifigenia Sfika - Studio Privato, Roma

Malizia Velia - Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Palermo

Salvatore Tripodi - Servizio Allergologia Policlinico Casilino, Roma

Alessandro Di Menno di Bucchianico - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma

How to Cite
Travaglini, A., Brighetti, M. A., Della Giustina, A., Pattini, S., Sfika, I., Velia, M., Tripodi, S., & Di Menno di Bucchianico, A. (2022). Qualità dell’aria e qualità della vita: quali strumenti abbiamo per difenderci (o ci offrono gli store). Italian Journal of Pediatric Allergy and Immunology, 36(2), 10–16. https://doi.org/10.53151/2531-3916/2022-7
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